Penna di Lucchio

  QRCODE



  • Dettagli

       
  • Salve gente, sono Roberto vi scrivo dalla Montagna Pistoiese. Anche se non ho mai partecipato attivamente ai vari forum o mailing list, ho seguito abbastanza i vari temi e le discussioni relative. Posso solo dire che avere la possibilità di esprimersi è sempre una bella cosa, visto i tempi che corrono. Soprattutto quando con una passione come la nostra, si cerca il perno dove far girare tutta una serie di valori, siano essi esistenziali, etici o semplicemente ludici; così da farci sentire vivi.
    Con la passione dell'arrampicata, nel 2000 mi sono ritrovato quindi in montagna proveniente dal Mugello, zona ancora più povera di formazioni rocciose, provando subito il bisogno di scoprire il nuovo territorio. E' l'arenaria che fa da padrona in Montagna Pistoiese senza nessuna eccezione, quindi il primo amore è stato con lei. Ancora oggi è vivo l'interesse per nuovi sassi che si può scoprire con l'occhio attento. E visto che nessuna guida della Toscana ne parla, vi dico che:
    se passando dall'Abetone chiedete dell'orto botanico, proprio sopra a questo sul sentiero che va al lago nero, trovate "Il Balzo di Peppone". Falesia storica, riattrezzata e ampliata ultimamente, con una decina di tiri su placca very good and very nice. Dai 15 ai 18mt su buona roccia con difficoltà dal 5c al 6c+.
    Nella strada che scende dall'orto botanico è possibile d'inverno, freddo permettendo fare un po' di piolet-traction su cascatine interessanti.
    Siamo nella val Sestaione, da li un po' più a valle, ( chiedere a Pian di Novello vi indicano l'unico sentiero)sorge la "Torre del Fattucchio", vero e proprio baluardo d'arenaria macigno. Alta una trentina di metri è arrampicabile su tre lati con vie classiche in artificiale e una via mista; occhio alla chiodatura. Avvicinamento e panorama notevoli, prestare attenzione ai risalti rocciosi sopra al sentiero.
    Spostandosi verso S.Marcello Pistoiese sopra l'abitato di Gavinana in località Pratorsi, si trova la falesia del "Sasso del Falco" già presente sul sito di Toscoclimb o digitando falesia .it.
    Qualche masso qua e là per fare boulder o meglio in top rope vista l'altezza e le pendenze sottostanti. Arenaria dunque, o ti piace davvero o la eviti. Ma per un Mugellano arrampicare su pietra serena è toccare la roccia di casa.
    Affacciandosi però sulla Lucchesia si sa il discorso cambia, la dorsale appenninica si congiunge nella Val di Lima che con la sua erosione mostra le prime tracce di calcare. Ed è proprio sopra il torrente Lima che troviamo la più conosciuta falesia di "Cocciglia" ben descritta su "arrampicare in Toscana." E' proprio vero che chi scala gli piace sognare, e quando per caso in mezzo ad un bosco trovi su una parete le vie di chi ha tracciato prima di te, allora si che ti intrippi.
    Ed è stato proprio sognando, nel vedermela di fronte tutti i giorni che nel 2001 ho deciso di vedere cosa c'era di buono sulla "Penna di Lucchio" li ho trovato i segni che dicevo prima, poi con un amico abbiamo aperto un' itinerario di un 25mt sul 5c poi più niente. Si sa, nei posti bisogna tornarci e non sempre guardando si vede. Ma soprattutto, ci vogliono i compagni e non è facile né trovarne né aprire vie cercando di non fare dei puttanai.
    Solo nel 2004 è ripartita la cosa, e con l'avvicinarsi di altri climbers è stato possibile attrezzare fino ad oggi 13 nuove vie per un totale di 19 tiri + i tre già esistenti. Colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che mi stanno aiutando con la propria disponibilità. In particolare uno di loro, che nonostante la sua inclinazione alpinistica, si è rivelato un instancabile apritore. Trasferendo la passione per la montagna anche nella pratica più sportiva.
    Siamo a 1176mt di quota alla "Penna di Lucchio" e giungendo da Croce a Veglia nell'avvicinamento all'intaglio con la via normale, il panorama spazia sulle Apuane, dai pratoni sommitali del Nona alla inconfondibile punta del Pisanino; alle pareti di Prato Fiorito e Cocciglia, su fino ad un primo piano sul "Balzo Nero." La roccia appare in banchi lavorati dall'acqua con lame a volte intasate da terriccio e paleo, questo nelle placche più appoggiate e più facili; dove ad oggi corrono due itinerari.
    Il potenziale sarebbe ancora alto ma ci vuole un bel lavoro di sgaggio. A meno che non si decida di arrampicare su quel che c'è, c'è. Mi riferisco in particolare ai casini che qualcuno ha pensato di intraprendere a riguardo dei chiodatori.
    Negli altri settori per altro articolati su piani diversi con l'attacco delle vie su cenge erbose a 35mt dal suolo, e le diversità di accessi o dall'alto o con facile ma insidiosa arrampicata.
    Su buona parte della falesia sono evidenti le erosioni carsiche,la morfologia ricorda un po' le Apuane.

  • Accesso: Le possibilità di avvicinamento alla Penna di Lucchio sono diverse, trovandosi a ridosso della dorsale Valdinievole svizzera Pesciatina a sud si può raggiungere direttamente da Pescia uscita Chiesina Uzzanese dell'A11. Da Pescia prendere direzione Pontito, poi per Croce a Veglia 1km di sterrato si giunge in vista dei pali gialli del gasdotto, fino ad arrivare ad una recinzione tipo box a rete, sempre del gas di fronte a questa, si vedrà la parete sud della Penna contraddistinta dai suoi canali erbosi che intersecati dalle rocce la fanno sembrare a fette. Davanti dicevo, degrada una foresta di faggi che porta per tracce al canale di scolo delle acque piovane sotto la sud; da li salendo in obliquo seguire gli ometti e le tracce, si incontrano il primo settore e via via gli altri, 20 minuti all'ultimo.
    Un altro accesso possibile sia da Pistoia che da Lucca è raggiungere il bivio per l'abitato di Lucchio sulla statale del Brennero proseguire per Zato e da qui si decide se avvicinarsi a piedi oltrepassando il borgo per prendere sentiero CAI proveniente da Lucchio che salendo a sinistra porta in 30 min. al canale di scolo acque sopra nominato. Oppure con un automezzo un po' rialzato proseguire in direzione Croce a veglia ed in 3+1 km di sterrato si ricongiunge con il gasdotto.

    Come si vede la falesia è spiccatamente montana, chissà se per la sua natura ed ubicazione avrà una discreta frequentazione. Sicuramente indicata per chi cerca un luogo dove c'è un po' da sudare nell'avvicinamento"non duro ma croccante." Gustandosi così una montagna selvaggia, ricca di sfumature da cogliere e scoprire, con i suoi inaspettati panorami.

    Vivere, ed arrampicare in ambiente è sempre una scoperta, ricordiamoci di rispettare l'habitat,
    preservandolo senza lasciare segni inutili del nostro passaggio. Ciao a tutti. Roberto e company.

  • Falesia: Penna di Lucchio
  • N. Vie: 31
  • Difficoltà: 3b/7a
  • Altezza: 1176 mt.
  • Bellezza:
  • Esposizione: La parete guarda ad EST. Per la sua favorevole esposizione la falesia è frequentabile tutto l'anno salvo i giorni più rigidi. Anche dopo copiose piogge la maggior parte delle pareti si asciuga lasciando poche colate.
  • Chiodatura: La chiodatura è tutta a piastrine acciaio e fix da 10mm catene per moulinette. Ma come al solito occorre esperienza e gli apritori non si riterranno responsabili per eventuali incidenti nella pratica sportiva.
    E' necessaria la corda da 70mt, max. 15 rinvii e il casco, la copertura di rete è buona.

  • Tipo Roccia: La roccia è perlopiù da buona ad ottima con forte presenza di concrezioni di selce, su placche sia appoggiate sia verticali che leggermente in strapiombo.
    Questa la classificazione geologica: MAC e CSV.

    MAC - Calcilutiti biancastre e grigio chiare in banchi e strati con liste e noduli di selce grigio chiara.
    Spessore fino a 400mt.
    TITONICO SUPERIORE – NEOCOMIANO p.p.

    CSV - Calcare Selcifero della Val di Lima. Calcilutiti e calcareniti grigio-scure in strati e banchi con liste e noduli di selce nera.
    Spessore fino a 300mt.
    BAIOCIANO p.p. BATONIANO MEDIO

  • Latitudine/Longitudine
    N 44.0200º/E 10.7100º
  • Latitudine/Longitudine
    N 44.0210º/E 10.7110º
  • Accuratezza delle coordinate:
  •  Curatori / Principali wikiers: Pughe: 20, lennyp: 1,
  • Aggiornato: 30/09/2023
  • Letture: 69636

  • Relazioni in PDF
    Roberto Zaccherelli - Chiodofisso

Non ci sono ancora foto nella galleria clicca sotto per inserirne:

 


Hai scelto di non utilizzare cookie di 'Targeting e pubblicità' quindi questo contenuto non può essere visualizzato. Cambia Cookie Policy

Settori (Vie)

N. Nome Vie Grado
1 FantasyFantasy 2 5b/5b
2 AnfiteatroAnfiteatro 4 3b/6b
3 La PennaLa Penna 17 4c/7a
4 MurokarakMurokarak 1 6b+/6b+
5 TotemTotem 6 5c/7a
6 EcoleEcole 1 4a/5a
N. Nome Lung. Difficoltà
1 Gli amici di buricchio 0 m. S1 diff. VII obbligatorio