Oltre il limite - GEO, Sabato 23 Gennaio

Gare, Raduni ed Eventi

Novità ed Eventi dal mondo dell'arrampicata.



       

Oltre il limite - GEO, Sabato 23 Gennaio

Sabato 23 Gennaio
ore 16.00




Oltre il limite
I limiti della cultura del superamento del limite

La competizione esasperata, il doping, l'estremizzazione degli sport di montagna con i danni che ne derivano a livelo fisico, menatale e ambientale, la ricerca ossessiva di nuovi record, la prestazione come valore principale e perfino esclusivo...
Come non rimanere intrappolati proprio nei limiti che si vogliono superare?

con il patrocinio di

COMUNE DI ROMA
Presidenza del Consiglio Comunale

REPUBBLICA DI SAN MARINO
Segreteria di Stato per lo Sport

in collaborazione con

IAMA
(Accademia Internazionale Montagna e Arrampicata)
e
CLUB ALPINO SANMARINESE

Tavola rotonda con:

Luca Pagliari, giornalista e scrittore
Roberto Stacchini, alpinista e presidente del Club Alpino Sanmarinese
Paolo Caruso, guida Alpina, scrittore, direttore IAMA
Micaela Solinas, alpinista, istruttrice IAMA, responsabile CTS
Marco Antonetti, alpinista, istruttore F.A.S.I., istruttore IAMA
Federico Magnaguagno, presidente Montagnaterapia Italiana ONLUS

Proiezione Audiovisivo: Equilibrio nei Sibillini
e alcune immagini de: L'arte di arrampicare e
Prima ascensione invernale del Cerro Torre

Auditorium Via Rieti
Via Rieti, 13
Roma


www.georientamenti.org

14/01/10 @ 00:24:08
 
 
   

Re: Oltre il limite - GEO, Sabato 23 Gennaio

Chi siamo
PERCHE’ NASCE G.E.O., IL GRUPPO ESCURSIONISTICO ORIENTAMENTI


Orientamenti nasce dopo un lungo periodo di aspettativa, maturazione e volontà di singoli uomini attratti dal contatto con la natura, dai suoi aspetti allo stesso tempo duri, impegnativi, a volte estremi ed estenuanti.
Nasciamo dall’esigenza del misurarci con noi stessi e dall’amore verso gli unici posti ancora preservati dalla crescente contaminazione del mondo moderno: boschi, altipiani, laghi alpini, ghiacciai, vette incontrastate. Siamo alla ricerca del sacrificio voluto, del misurarci anche non ascendendo una montagna, ma provando a piantare una tenda o a creare un bivacco con in corso una bufera di neve e di vento. L’esperienza umana e formativa che deriva dalla difficoltà oggettiva di accendere un fuoco, di mangiare, di dormire o di rendere efficiente l’eventuale “campo base”, è un qualcosa che può lasciare un segno positivo nella crescita di un uomo! Abbiamo una sete di conoscenza che ci portiamo dentro, una volontà di capire come siamo e da dove veniamo, crediamo in Orientamenti come in uno strumento per chi non è alla ricerca del record sportivo o della fama, della gloria o della gratificazione fine a se stessa. Abbiamo l’ambizione e la volontà di privilegiare, in funzione delle predilezioni e delle predisposizioni dei partecipanti, la gran parte degli aspetti che la montagna può offrire, dal trekking allo sci-alpinismo, dall’arrampicata all’alpinismo, partendo dal presupposto, fondamentale ed imprescindibile, che ogni disciplina deve essere funzionale ad una esperienza interiore. Per noi la camminata di avvicinamento ad una parete, attraverso boschi e ruscelli, svolge una funzione diversa nei confronti del singolo, ma è ugualmente bella quanto la scalata che ne segue. Sono alcuni anni che organizziamo attività con diversi livelli di difficoltà, cercando ogni volta di favorire un accostamento umile e sincero all’esperienza della montagna e non vogliamo certo atteggiarci a puristi ben sapendo, che nel marasma della modernità, tutto è o può diventare moda, con la degenerazione esibizionistica che ne consegue.


LA NOSTRA ASPIRAZIONE


La montagna, indipendentemente da chi la frequenti, è un luogo di rigenerazione e non servono teorie filosofiche al riguardo, perché la sensazione è spontanea, naturale e palpabile... “ci si sente meglio”. Questa semplice considerazione basterebbe a motivare le persone ad andare in montagna e in linea generale, essendo una pratica salutare, sarebbe auspicabile che tutti vi andassero, perché alcune tensioni accumulate nella frenesia cittadina si allentano, perché ci si sente più sereni e perché, contemplando il bello e l’incontaminato, ci si ritrova ad “amare” di più la natura e la terra, praticando tra l’altro del sano movimento. Sennonché sarebbe come per tutte quelle persone che praticano lo yoga e lo zen come antistress, niente di male per carità, però la yoga e lo zen sono qualcosa d’altro, qualcosa di più di un antistress. Lo stesso vale per la montagna, che è assai di più di un luogo di svago o di relax.
Sorvoliamo sugli spiacevoli effetti prodotti dalle moltitudini che vanno in montagna, causando quel fastidio e turbamento che conosciamo tutti, quando i sentieri sono affollati come il corso al sabato pomeriggio ed il brusio, mischiato alla musica degli stereo portati in quota con le funivie, copre il rumore del vento ed il verso del falco. La montagna, di cui tanti altri e con migliori qualificazioni hanno scritto, nasconde infatti un mistero che la accomuna a tutte le altre forme della manifestazione: è materia intrisa di spiritualità. Basti pensare alla bellissima immagine di Ruskin, secondo cui le “montagne sono le grandi cattedrali della terra con le loro porte di roccia, i loro mosaici di nubi, i loro cori di ruscelli, i loro altari di nevi, le loro volte eternamente scintillanti di stelle”1 . Ma non basta dire che la montagna è luogo di spiritualità per percepire quest’ultima, bisogna imparare a scoprirla. E’ allora importante il come e il perché si va in montagna, l’attitudine, la volontà, la necessità che spinge un uomo a vivere l’esperienza di salire lungo una cresta con il vento freddo e tagliente che prova il fisico e la resistenza, o lungo una parete vertiginosa che sollecita i nervi e impone di tenere a bada la paura, o di dormire in una tenda con la temperatura sotto lo zero e con fuori la bufera che imperversa. Noi cerchiamo le cime, volgiamo lo sguardo al cielo e proviamo una sensazione che potremmo ben chiamare “aspirazione”.
Il Gruppo Escursionistico “Orientamenti” si propone di assecondare questa aspirazione.

tratto da' '

info: 📧 georientamenti@libero.it

15/01/10 @ 15:34:56
 
 
   

Re: Oltre il limite - GEO, Sabato 23 Gennaio

"Non le cime, non le difficoltà, non il record mi interessano, ma quello che succede all'uomo quando si avvicina alla montagna"

R. Messner

21/01/10 @ 22:12:08
 
 
   
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