chiodatore

Falesie - Crags

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Re: chiodatore

[quote]

a quanto ne so buzz
non ho annunciato il verbo
l'argomento l'ho affrontato in più occasioni, sia nei forum che nel mondo reale, con chiodatori, avocati/giudici.. e l'unica cosa certa è che non ci sono certezze sull'argomento..[quote]

mi sembrava di aver chiarito qui che sto esponendo una mia opinione e non una verità assoluta.. :?

15/11/11 @ 16:07:17
 
 
   

Re: chiodatore

http://it.wikipedia.or...ndizionale

16/11/11 @ 08:37:20
 
 
   

Re: chiodatore

http://it.wiktionary.o...antipatico
:mrgreen:

16/11/11 @ 09:40:57
 
 
   

Re: chiodatore

diciamo pure che sul tema è abbastanza difficile e anche direi inutile fare affermazioni di principio.
C'è da un lato la libertà, la libera fruizione delle falesie (l'attuale sistema) e dall'altro la possibilità di una regolamentazione.
Entrambe le situazioni presentano dei pro e dei contro.

E' vero che l'attuale sistema tutto sommato funziona. Le falesie, tranne qualche piccola eccezione, sono chiodate da persone competenti per cui non si pongono particolari problemi.

Io sinceramente una regolamentazione la vedrei di buon occhio, e dico di più, molto volentieri darei un contributo economico a chi si occupa di chiodare e mantenere in buono stato le falesie. Se la comunità degli arrampicatori contribuisse a finanziare i chiodatori (professionali) avremmo tutti più posti dove scalere e più sicurezza.

Ad ogni modo ognuno ha le sue opinioni e nessuno ha la verità in tasca, qui si discute solamente.

Leggendo qualche articolo in rete poi mi sono reso conto che c'è qualche chiodarore che è sicuramente favorevole ad un sistema con regole precise dove la figura del chiodatore sia un professionista dotato di competenze tecniche e dovuta preparazione, proprio per evitare il rischio che chiuque possa chiodare senza avere la dovuta preparazione o peggio, pensando di averla!

Infine, per Buzz, non capisco la tua contrarietà a forme di regolamentazione per l'arrampicata, se non mi sbaglio anche in qualche altro topic avevi espresso lo stesso principio.
Secondo me proprio in virtù della diffusione che lo sport sta conoscendo negli ultimi periodi un intervento in tal senso sarebbe opportuno, ma ripeto, è solo la mia personale opinione.

16/11/11 @ 15:35:33
 
 
   

Re: chiodatore

atomer82 ha scritto:

Infine, per Buzz, non capisco la tua contrarietà a forme di regolamentazione per l'arrampicata, se non mi sbaglio anche in qualche altro topic avevi espresso lo stesso principio.
Secondo me proprio in virtù della diffusione che lo sport sta conoscendo negli ultimi periodi un intervento in tal senso sarebbe opportuno, ma ripeto, è solo la mia personale opinione.


"La Mamma con lui si scusava in continuazione. Gli diceva che per anni la gente si era fatta in quattro per trasformare il mondo in un luogo sicuro e organizzato. Nessuno si era reso conto di che noia sarebbe stata. Una volta che il mondo fosse stato suddiviso in proprietà, sottoposto ai limiti di velocità e piani regolatori e tassato e irregimentato, una volta che tutti fossero stati esaminati e registrati e provvisti di un indirizzo e di documenti. Nessuno aveva lasciato spazio all'avventura, se non al tipo di avventura che si può comprare. Su un ottovolante. Al cinema. E anche così, sarebbero sempre state emozioni finte. Perchè uno lo sa benissimo che alla fine i dinosauri non mangeranno i bambini. Il pubblico delle proiezioni di prova si è espresso contro qualsiasi remota possibilità di catastrofe. E non esistendo la possibilità che si verifichi una catastrofe vera, un rischio vero, ci è preclusa anche ogni possibilità di salvezza vera. Ebbrezza vera. Eccitazione vera. Gioia. Scoperta. Invenzione.

Le leggi che ci permettono di vivere sicuri sono le stesse che ci condannano alla noia. Se non possiamo accedere al caos autentico, non avremo mai autentica pace. Se le cose non hanno la possibilità di peggiorare, non miglioreranno.
Tutte cose che la Mamma gli raccontava. Gli diceva: "L'unica frontiera che ci rimane è il mondo dell'intangibile. Tutto il resto è cucito troppo stretto".
Ingabbiato da troppe leggi.
Per intangibile la Mamma intendeva Internet, i film, la musica, le storie, l'arte, le voci che corrono, i programmi per computer, tutto ciò che non è reale. Le realtà virtuali. Le simulazioni. La cultura. L'irreale è più potente del reale.
Perchè la realtà non arriva mai al grado di perfezione cui può spingersi l'immaginazione.
Perchè soltanto ciò che è intangibile, le idee, i concetti, le convinzioni, le fantasie, dura. Le pietre si sgretolano. Il legno marcisce.
La gente, beh ... la gente muore.
Ma le cose fragili, come un pensiero, un sogno, una leggenda, durano in eterno.
Se riesci a modificare il modo di pensare delle persone, diceva. Il modo che hanno di vedere se stessi. Il modo che hanno di vedere il mondo. Se riesci a fare questo, allora puoi cambiare il modo in cui vivono. Ed è questa l'unica cosa duratura che una persona può creare.
Tanto prima o poi, diceva sempre la Mamma, i ricordi, le storie e le avventure saranno tutto ciò che rimarrà di te. ("soffocare" - Chuk Palahniuk)"

16/11/11 @ 15:56:19
 
 
   

Re: chiodatore

Buzz ha scritto:
atomer82 ha scritto:

Infine, per Buzz, non capisco la tua contrarietà a forme di regolamentazione per l'arrampicata, se non mi sbaglio anche in qualche altro topic avevi espresso lo stesso principio.
Secondo me proprio in virtù della diffusione che lo sport sta conoscendo negli ultimi periodi un intervento in tal senso sarebbe opportuno, ma ripeto, è solo la mia personale opinione.


"La Mamma con lui si scusava in continuazione. Gli diceva che per anni la gente si era fatta in quattro per trasformare il mondo in un luogo sicuro e organizzato. Nessuno si era reso conto di che noia sarebbe stata. Una volta che il mondo fosse stato suddiviso in proprietà, sottoposto ai limiti di velocità e piani regolatori e tassato e irregimentato, una volta che tutti fossero stati esaminati e registrati e provvisti di un indirizzo e di documenti. Nessuno aveva lasciato spazio all'avventura, se non al tipo di avventura che si può comprare. Su un ottovolante. Al cinema. E anche così, sarebbero sempre state emozioni finte. Perchè uno lo sa benissimo che alla fine i dinosauri non mangeranno i bambini. Il pubblico delle proiezioni di prova si è espresso contro qualsiasi remota possibilità di catastrofe. E non esistendo la possibilità che si verifichi una catastrofe vera, un rischio vero, ci è preclusa anche ogni possibilità di salvezza vera. Ebbrezza vera. Eccitazione vera. Gioia. Scoperta. Invenzione.

Le leggi che ci permettono di vivere sicuri sono le stesse che ci condannano alla noia. Se non possiamo accedere al caos autentico, non avremo mai autentica pace. Se le cose non hanno la possibilità di peggiorare, non miglioreranno.
Tutte cose che la Mamma gli raccontava. Gli diceva: "L'unica frontiera che ci rimane è il mondo dell'intangibile. Tutto il resto è cucito troppo stretto".
Ingabbiato da troppe leggi.
Per intangibile la Mamma intendeva Internet, i film, la musica, le storie, l'arte, le voci che corrono, i programmi per computer, tutto ciò che non è reale. Le realtà virtuali. Le simulazioni. La cultura. L'irreale è più potente del reale.
Perchè la realtà non arriva mai al grado di perfezione cui può spingersi l'immaginazione.
Perchè soltanto ciò che è intangibile, le idee, i concetti, le convinzioni, le fantasie, dura. Le pietre si sgretolano. Il legno marcisce.
La gente, beh ... la gente muore.
Ma le cose fragili, come un pensiero, un sogno, una leggenda, durano in eterno.
Se riesci a modificare il modo di pensare delle persone, diceva. Il modo che hanno di vedere se stessi. Il modo che hanno di vedere il mondo. Se riesci a fare questo, allora puoi cambiare il modo in cui vivono. Ed è questa l'unica cosa duratura che una persona può creare.
Tanto prima o poi, diceva sempre la Mamma, i ricordi, le storie e le avventure saranno tutto ciò che rimarrà di te. ("soffocare" - Chuk Palahniuk)"

Bella la tua citazione davvero, l'ho letta con piacere. E' una prospettazione della vita davvero affascinante, peccato che poco realistica...
ti rispondo con un'altra citazione:

"L'uomo è nato libero, ma ovunque è in catene" [Jean-Jacques Rousseau].

16/11/11 @ 18:44:52
 
 
   

Re: chiodatore

Concordo pienamente con la visione di Buzz.
Io vivo la falesia come un momento di piena libertà.
Sono solo io e la parete.
Sono solo io che posso valutare se la via è alla mia portata, sono solo io che posso valutare se la chiodatura è sufficiente ed è sicura. Volendo posso anche informarmi sulle condzioni di sicurezza prima di affrontare una falesia o una via nuova.
Non vedo proprio perchè demandare ad altri queste responsabilità.
Se proprio proprio voglio assicurazioni vado in qualche palestra indoor dove trovo un bel regolamento, strutture rispondenti alle ultime normative e spesso anche istruttori che mi dicono cosa posso o cosa non posso fare.
Ma questo, per come la vedo io, è sicuramente una bella attività sportiva ma non certo Arrampicare.

17/11/11 @ 08:06:36
 
 
   

Re: chiodatore

atomer82 ha scritto:
Buzz ha scritto:
atomer82 ha scritto:

Infine, per Buzz, non capisco la tua contrarietà a forme di regolamentazione per l'arrampicata, se non mi sbaglio anche in qualche altro topic avevi espresso lo stesso principio.
Secondo me proprio in virtù della diffusione che lo sport sta conoscendo negli ultimi periodi un intervento in tal senso sarebbe opportuno, ma ripeto, è solo la mia personale opinione.


"La Mamma con lui si scusava in continuazione. Gli diceva che per anni la gente si era fatta in quattro per trasformare il mondo in un luogo sicuro e organizzato. Nessuno si era reso conto di che noia sarebbe stata. Una volta che il mondo fosse stato suddiviso in proprietà, sottoposto ai limiti di velocità e piani regolatori e tassato e irregimentato, una volta che tutti fossero stati esaminati e registrati e provvisti di un indirizzo e di documenti. Nessuno aveva lasciato spazio all'avventura, se non al tipo di avventura che si può comprare. Su un ottovolante. Al cinema. E anche così, sarebbero sempre state emozioni finte. Perchè uno lo sa benissimo che alla fine i dinosauri non mangeranno i bambini. Il pubblico delle proiezioni di prova si è espresso contro qualsiasi remota possibilità di catastrofe. E non esistendo la possibilità che si verifichi una catastrofe vera, un rischio vero, ci è preclusa anche ogni possibilità di salvezza vera. Ebbrezza vera. Eccitazione vera. Gioia. Scoperta. Invenzione.

Le leggi che ci permettono di vivere sicuri sono le stesse che ci condannano alla noia. Se non possiamo accedere al caos autentico, non avremo mai autentica pace. Se le cose non hanno la possibilità di peggiorare, non miglioreranno.
....

Bella la tua citazione davvero, l'ho letta con piacere. E' una prospettazione della vita davvero affascinante, peccato che poco realistica...
ti rispondo con un'altra citazione:

"L'uomo è nato libero, ma ovunque è in catene" [Jean-Jacques Rousseau].

Non è una prospettiva della vita. E' un ultimo angolo di libertà. Oggi.
Domani, non so. Ma oggi lo difendo.

..
Grazie, @senosiolse 🙂

17/11/11 @ 08:13:06
 
 
   

Re: chiodatore

Tornando all'argomento, a mio giudizio si dovrebbe regolametare l'arrampicata su 3 linee guida:

1. La prima ognuno è libero di aprire nuove vie, attrezzarle e redigere relazioni. Classificando il tutto all'inglese "arrampicata avventurosa". Da noi "alpinismo" o giù d lì. Senza alcuna responsabilità civile.

2. Lasciare agli esperti ed attrezzati climber di fittonare e spittare per la fruizione delle pareti diciamo così "comode" da parte di tutti, in piena sicurezza. Anche qui senza responsabilità civile

3. L'ultima, enti locali, comuni e CAI, che incaricano
sempre climber esperti ed attrezzati, all'apertura e alla manutenzione delle falesie. Qui la responsabilià civile entra in gioco, i "climber esperti" sono sovvenzionati e responsabilizzati in quanto incaricati da un'ente.
Ad ognuno la sua preferenza e responsabilità.

17/11/11 @ 11:03:11
 
 
   

Re: chiodatore

Ruggiero ha scritto:
Tornando all'argomento, a mio giudizio si dovrebbe regolametare l'arrampicata su 3 linee guida:

1. La prima ognuno è libero di aprire nuove vie, attrezzarle e redigere relazioni. Classificando il tutto all'inglese "arrampicata avventurosa". Da noi "alpinismo" o giù d lì. Senza alcuna responsabilità civile.

2. Lasciare agli esperti ed attrezzati climber di fittonare e spittare per la fruizione delle pareti diciamo così "comode" da parte di tutti, in piena sicurezza. Anche qui senza responsabilità civile

3. L'ultima, enti locali, comuni e CAI, che incaricano
sempre climber esperti ed attrezzati, all'apertura e alla manutenzione delle falesie. Qui la responsabilià civile entra in gioco, i "climber esperti" sono sovvenzionati e responsabilizzati in quanto incaricati da un'ente.
Ad ognuno la sua preferenza e responsabilità.

Sono daccordo con te in linea di massima poi è ovvio che di proposte se ne potrebbero fare molte.
Secondo me gli enti e/o associazioni competenti (penso al CAI o alla FASI ad es.) dovrebbero aprire un tavolo di lavori conivolgendo gli arrampicatori e i chiodatori più esperti ma anche in generale tutta la comunità degli arrampicatori per redigere un testo che dia all'arrampicata quelle poche e chiare regole che secondo me sono ad oggi opportune e che tra qualche anno forse diventeranno necessarie.

17/11/11 @ 11:22:48
 
 
   

Re: chiodatore

atomer82 ma guarda che il fatto che non ne sia a conoscenza tu, non implica necessariamente che questo non sia stato fatto.

infatti, le persone responsabili e intelligenti cui viene voglia di chiodare, hanno sicuramente modo di reperire documentazione in proposito, nonché fare magari un po' di apprendistato con gente che ha molta esperienza.

il problema infatti, non è la presenza incombente di centinaia di chiodatori frustrati, bensì esattamente il contrario: il fatto cioè che a chiodare, a spendere soldi, a farsi il culo sono sempre i soliti 4 gatti... e gli altri, la stragrande maggioranza, si limiti ad usufruire... alcuni anche criticando e pontificando.

poi ci sono i deficienti, le teste di minchia, e quelli li fermi, se li fermi, solo con le cattive (multe e sanzioni)ma nel campo dell'arrampicata, per fortuna non sono molti perché chiodare ha dei costi di entrata abbastanza consistenti
- trapano 4-500 euro minimo
- una via a fix e sosta 35-45 euro
- giorni di lavoro
- culo a portare su il materiale
insomma abbastanza per scoraggiare la maggior parte di quelli che potrebbero far danno.

purtroppo non basta e di vie brutte, chiodate solo per soddisfare l'ego di qualcuno, ce ne sono in quantità.

ma se ci mettiamo a sindacare pure sulla bellezza, oltre che sulla sicurezza... allora stiamo freschi.

17/11/11 @ 13:09:46
 
 
   

Re: chiodatore

Buzz ha scritto:
atomer82 ma guarda che il fatto che non ne sia a conoscenza tu, non implica necessariamente che questo non sia stato fatto.

infatti, le persone responsabili e intelligenti cui viene voglia di chiodare, hanno sicuramente modo di reperire documentazione in proposito, nonché fare magari un po' di apprendistato con gente che ha molta esperienza.

il problema infatti, non è la presenza incombente di centinaia di chiodatori frustrati, bensì esattamente il contrario: il fatto cioè che a chiodare, a spendere soldi, a farsi il culo sono sempre i soliti 4 gatti... e gli altri, la stragrande maggioranza, si limiti ad usufruire... alcuni anche criticando e pontificando.

poi ci sono i deficienti, le teste di minchia, e quelli li fermi, se li fermi, solo con le cattive (multe e sanzioni)ma nel campo dell'arrampicata, per fortuna non sono molti perché chiodare ha dei costi di entrata abbastanza consistenti
- trapano 4-500 euro minimo
- una via a fix e sosta 35-45 euro
- giorni di lavoro
- culo a portare su il materiale
insomma abbastanza per scoraggiare la maggior parte di quelli che potrebbero far danno.

purtroppo non basta e di vie brutte, chiodate solo per soddisfare l'ego di qualcuno, ce ne sono in quantità.

ma se ci mettiamo a sindacare pure sulla bellezza, oltre che sulla sicurezza... allora stiamo freschi.

Certo, ovvio che ciò sia possibile che ci siano persone che si muovano in tal senso. Io non ne sono a conoscenza purtroppo, vedrò di informarmi.

Per quanto riguarda la mancanza di chiodatori ti dico che io ho aperto questo topic proprio per cercare di acquisire qualche informazione in più sul tema perchè mi piacerebbe molto chiodare e quando deciderò di farlo vorrei farlo con la massima competenza. Purtroppo la mancanza di una regolamentazione rende tutto abbastanza fumoso.... nel senso che non conoscendo nessuno non saprei a chi rivolgermi per imparare ed inoltre, tranne quei chiodatori di notoria competenza, che di certo non hanno il tempo e la voglia di insegnare a chiodare ad uno come me, chi mi garantisce che la persona che sarebbe disposta ad insegnare sia davvero competente?

Che io sappia (ho cercato in rete e chiesto agli amici) non esistono in Italia corsi per diventare chiodatore quindi il problema non è che non ci sono persone disposte a spendere tempo e denaro per chiodare ma la mancanza di formazione.

17/11/11 @ 13:55:58
 
 
   

Re: chiodatore

corsi di chiodatura veri e propri no, non ne ho mai sentito parlare, se non all'interno di strutture cai.
convention di chiodatori si, ma in modo abbastanza estemporaneo.

come fare per riconoscere se un chiodatore ha abbastanza competenza?
facendoti esperienza come scalatore, ovviamente, da un lato, e ascoltando chi ha più esperienza di te, nello specifico territoriale in cui vivi.
ma il fatto di farti un certo bagaglio di esperienza come fruitore prima che come chiodatore, mi sembre fondamentale.

dopodichè offriti per aiutare a qualcuno che chioda... in generale vedrai che saranno ben felici che qualcuno gli dia una mano.

17/11/11 @ 14:26:49
 
 
   

Re: chiodatore

Ciao a tutti , da chiodatore "esperto" (almeno 15 anni) vi posso assicurare che se lo si vuole si può diventare a un bravo tracciatore . Una semplice frequentazione di un Sez. CAI importante vi da la possibilità di scambi con persone esperte e preparate. Anche l'osservazione di itinerari attrezzati da tracciatori competenti vi da la possibilità di intuire i principi base di posa e posizionamento delle protezioni in un itinerario sportivo. Da istruttore vi posso dire che i nostri aggiornamenti fanno capo principalmente al buon senso , all'esperienza , e alla perfetta conoscenza delle tecniche e dei mezzi di protezione. Comunque sarebbe interessante creare uno spazio dove chiunque volesse cimentarsi nell'opera di tracciatore possa trovare persone che gli diano i giusti consigli.
Avete già letto questo ? http://www.laac.it/res...datori.pdf

17/11/11 @ 16:23:17
 
 
   

Re: chiodatore

A mio giudizio, sia Buzz che Atom82 hanno ragione, chi per un verso chi per l'altro. Come la vedo io, che non sono uno spittatore, ma un chiodatore - del tipo martello e chiodi, diciamo così all'antica - è bene che chi voglia aprire vie a spit dovrebbe affiancarsi a degli esperti, che sanno "attrezzare" una via. Nel senso che, il climber della domenica che va in falesia e che si assicura ad uno spit, come dicono gli inglesi deve essere "a prova di bomba", deve stare tranquillo e nella massima sicurezza. Questo deve essere certo e non può essere messo in discussione.

Per farvi un esempio, chi arrampica con esperienza, riconsce al volo se la via è vecchia o nuova, a prescindere delle protezioni che trovate, spesso su alcune vie riconosco anche la mano, Ferrante, Vitale, Lattavo, per rimanere nel sud del Lazio. Quindi chi vuole spittare lo faccia con coscienza e sopratutto sia preparato.

17/11/11 @ 16:40:05
 
 
   
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