Moto Perpetuo



Vista generale della parete - G. Peruzzini Vista generale della parete
G. Peruzzini


 
Tracciato Via - G. Peruzzini Tracciato Via
G. Peruzzini



   

Descrizione

Timpa di S. Lorenzo, località Colle di Conca - S. Anna, comune di Terranova del Pollino (PZ), Parco Nazionale del Pollino.

Lunga via in stile classico in ambiente severo e selvaggio, non rari fin dall’avvicinamento gli incontri con la fauna selvatica. La via si sviluppa sulla panoramica e isolata parete a monte delle gole del Raganello.


Accesso

Dalla superstrada SS 653 Sinnica uscire a Noepoli o Terranova del Pollino e raggiungere Terranova. All’ inizio del paese girare a sx per Destra delle Donne e seguire la strada principale (tenendo la dx nei bivi principali) anche quando questa diviene sterrata. Raggiunto un quadrivio (Colle di Conca) ormai in vista della parete di Timpa Falconara, girare a dx (direzione S. Anna), seguire la nuova pista parcheggiando nei pressi della chiesetta.

Dall’ autostrada Sa-Rc invece, si esce a Castrovillari-Frascineto, mentre per chi viene dalla SS 106 Jonica l’uscita è Villapiana scalo; nell’uno e nell’altro caso seguire la SS 105 fino al bivio per Cerchiara-S. Lorenzo. Raggiunta S. Lorenzo Bellizzi la si oltrepassa e, tralasciando i bivi che portano alle Gole del Raganello e seguendo indicazioni per agriturismo Il Falco si raggiunge Colle di Conca.

Seguire il sentiero con segnavia bianco-rossi che dalla chiesa scende in una valletta verso la balconata sul Raganello, proprio alla base della Timpa. Immettersi in breve sulla suggestiva cengia di S. Anna, il caratteristico ripiano che taglia la base di quasi tutta la parete fin verso valle. Seguire i segnavia lungo la cengia ma ignorare la svolta che poi compiono per scendere al Raganello (il sentiero tracciato conduce infatti fino alla "Scala di Barile"). Continuare sempre per facili tracce lungo la cengia, superare un evidente campanile roccioso alto circa 10m e la seguente liscia parete strapiombante sulla SX (striature gialle e grigie). L’attacco della via si trova subito dopo salendo pochi metri a SX in corrispondenza di una robusta pianta sospesa in parete (segni di vernice, omino, cordone) (45 minuti dal parcheggio).


Prima Salita

G. Peruzzini – A. Manià


Materiale

Normale dotazione alpinistica (serie completa friend/nut)


Discesa

Dalla vetta seguire la cresta e appena possibile scendere per prati verso S. Anna, immettendosi sull’evidente mulattiera delimitata ai lati da pietre e poi sulla sterrata fino alla chiesetta (55 minuti).
In caso di necessità è possibile calarsi in doppia dalle soste lungo la stessa linea di salita (soste attrezzate con maglia rapida).


Esposizione:

Sud/Ovest


Chiodatura

Peruzzini, Manià


  • Falesia: -
  • Difficoltà: VI+ e A0
  • Altezza: 700 m
  • Data Apertura: 01/01/2009
  • Bellezza:
  •    Latitudine
    Longitudine
    N 39.9059º
    E 16.3060º
  •    Latitudine
    Longitudine
    N 39.9069º
    E 16.3070º
  • Tipo: La roccia è in genere Buona/ottima.

  • Nota: Tempo di salita: 10 h.

  • Aggiornato: 22/06/2016
  • Letture: 54398

GALLERIE


L4 Fessura - G. Peruzzini
L4 Fessura
G. Peruzzini


 
L9 VI+ - G. Peruzzini
L9 VI+
G. Peruzzini


 

L12 Cresta - G. Peruzzini
L12 Cresta
G. Peruzzini


 
L14 - G. Peruzzini
L14
G. Peruzzini


 

L14 Torrioni - L. Cagnetta
L14 Torrioni
L. Cagnetta


 
Pini Loricati - G. Peruzzini
Pini Loricati
G. Peruzzini


 


N. Tiro Lung. Difficoltà
1 L1 55 m V
Gr. Nota: Dalla comoda sosta su pianta seguire una fessura verso SX per poi salire in verticale affrontando direttamente i gradoni sulla SX (1 ch nascosto). Proseguire salendo in placca lungo l’evidente costone (2 ch). Tagliare verso DX un piccolo impluvio per raggiungere la cengia (S2, 2 spit).
2 L2 45 m V
Gr. Nota: Dalla sosta direttamente su placca appoggiata (1 ch) lungo fessure, poi a SX su evidente rampa (clessidra). Uscita su stretta cengia (S3 su albero).
3 L3 35 m V
Gr. Nota: Seguire la sottile cengia a SX per entrare nel breve camino (1 ch). Uscire in placca e scavalcare tettino (1 ch) fino a ripiano erboso (S4 su pianta).
4 L4 35 m V
Gr. Nota: Attraversare a DX piccolo scivolo erboso, poi su placche appoggiate fino ad intercettare il filo di cresta grazie alla grande fessura verticale ben visibile dal basso. Uscita su comodo terrazzo (S5, 2 spit).
5 L5 40 m III
Gr. Nota: Salire diretti per cresta (linea verticale poco a SX della sosta) fino ad ampia sella con boschetto (S6 su pianta).
6 L6 50 m IV+
Gr. Nota: Attraversare il boschetto sulla DX per evidente traccia (conserva). Salire la placca concava al centro e uscire mantenendosi a SX lungo il margine del torrione roccioso (1 ch) (S7 su albero).
7 L7 40 m III
Gr. Nota: Percorrere la cresta fino alla base della lunga dorsale rocciosa (S8).
8 L8 30 m V
Gr. Nota: Superare frontalmente i risalti rocciosi affrontando la facile placca (1 ch) e il successivo evidente tettino fessurato (1 ch) (S9, 2 spit).
9 L9 40 m VI+
Gr. Nota: Salire la dorsale rocciosa lungo la difficile fessura con blocchi incastrati per uscire su facili placche di cresta (3 ch) (S10 su albero).
10 L10 30 m V+
Gr. Nota: V+ e A0 Seguire la linea di cresta fino ad un’affilata selletta (conserva). Dalla affilata selletta seguire la faticosa fessura (4 ch) e il sovrastante piccolo diedro, continuare con minori difficoltà lungo la dorsale (clessidra, 2 ch) (S11 su pianta).
11 L11 30 m V
Gr. Nota: Proseguire in cresta (conserva). Ricercare la linea di cresta dapprima su placca poi lungo facile fessura (1 ch, varie clessidre), fino ad una piccola conca (S12 su pianta).
12 L12 25 m V
Gr. Nota: Proseguire in cresta (conserva). Affrontare la placca sulla parte DX attraverso una piccola rientranza ed un seguente spuntone fino alla terrazza erbosa (1 ch) (S13 su pianta).
13 L13 120 m III
Gr. Nota: Salire per cresta e pietraia fino a raggiungere una marcata rampa verso SX (all’altezza di un evidentissimo foro nelle rocce di cresta) da seguire fino al termine, per poi dirigere sotto gli imponenti torrioni giallastri già visibili dal basso. Grotta gialla alla base (S14).
14 L14 30 m VI
Gr. Nota: Seguire la grande fessura a SX del pilastro appoggiato sul bordo della grotta (1 ch), raggiunto un terrazzino ignorare la 1^ fessura gialla per traversare delicatamente a DX (1 ch) (allungare le protezioni per evitare attrito) e seguire la seguente fessura/diedro fino all’aereo pianerottolo (S14, 2 spit).
15 L15 30 m VI
Gr. Nota: Dalla sosta risalire lo spigolo sulla DX (1 ch) per seguire la lunga linea in diedro fino all’ampia cengia erbosa (S15 su masso in cengia).
16 L16 45 m VI
Gr. Nota: Superare la cresta (conserva) Superare la cresta e seguire la netta fessura che sale mantenendosi a DX di vari tetti giallo-grigi (2 ch), continuare fino all’altezza del terzo tetto (il più grande) per traversare a DX (1 ch) (allungare le protezioni per evitare attrito) e salire nel canalino diedro fino al termine (S16, 2 spit).
17 L17 35 m IV+
Gr. Nota: Percorrere la cresta sul lato sinistro fino alla base delle belle placche seguenti (conserva). Salirle lungo il bordo sinistro per uscire su comoda piazzola spostata qualche metro a DX della linea di salita (S17, 2 spit).
18 L18 30 m III+
Gr. Nota: Seguire il filo di cresta (conserva) e immettersi nell’evidente canale verso DX sopra la sella (piccola frana), seguirlo per poi svoltare a SX percorrendo gli ultimi metri su facili risalti fino in vetta.