Sentiero Italia CAI n.7: Dai Sibillini al Parco Nazionale d'Abruzzo
Prosegue la nostra avventura nel Sentiero Italia CAI affrontando il tratto Umbro-Marchigiano. Dopo Bocca Trabaria, il Sentiero Italia CAI percorre l'Appennino Umbro-Marchigiano tenendosi a ridosso del confine tra Umbria e Marche. Le prime tappe sono lineari, piacevoli e a quote altitudinali contenute. Tra Chiaserna e Isola di Fossara il tracciato transita sulle pendici di Monte Acuto e, più oltre, si innalza intorno ai 1.400 metri in prossimità di Monte Nerone. Successivamente, entra nel Parco Regionale di Colfiorito e si dirige verso la storica cittadina di Visso, al confine occidentale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Luoghi e panorami sono ovunque molto interessanti, ma il sentiero si è ormai addentrato nelle zone interessate dai recenti e drammatici eventi sismici che ne hanno danneggiato il patrimonio edilizio. Toccata Norcia, il tracciato sale a Castelluccio e al suo magnifico altopiano. Tenendosi in quota, il sentiero giunge al valico di Forca Canepine. Proseguendo, costeggia la suggestiva zona dei Pantani di Accumoli e scende a Madonna delle Costa, a monte di Accumoli. i danni del terremoto, come del resto anche nelle tappe precedenti, sono ben visibili quasi ovunque,
ma occorre essere consapevoli che in questi luoghi la presenza dei camminatori può costituire un incentivo alla rinascita e alla rivitalizzazione di borghi e piccole frazioni. Nella penultima tappa il tracciato prende prima a nord fino a Capodacqua e quindi attraversa il Tronto, si sposta verso est, nell'area protetta del Parco Nazionale dei Monti della Laga, e giunge a Colle d'Arquata. Da ultimo, sale verso Monte Macera della Morte, Cima Fonteguidone, Monte Libretti, Montecalvo e fa tappa a San Martino, frazione di Acquasanta Terme.
Nella regione in cui la dorsale appenninica s'impenna e raggiunge altitudini di tutto rispetto, il Sentiero Italia CAI torna a snodarsi tra montagne imponenti, tra le più belle della lunga catena che collega la Liguria all'estremo sud dello Stivale. Il tracciato si addentra dapprima nel massiccio dei Monti della Laga e poi, dopo un ampio giro, scende a Campotosto e al lago omonimo (si tratta del più grande invaso artificiale d'Abruzzo). Quindi arriva a Nerito e successivamente allo storico borgo di Pietracamela, da dove ha inizio la traversata del Gran Sasso, il possente massiccio calcareo che separa gli altopiani dell'Aquila dalle colline teramane. Facendo tappa al Rifugio Duca degli Abruzzi, posto in una splendida posizione panoramica, giunge a Santo Stefano di Sessanio. Più oltre, il SI CAI si snoda nel Parco Nazionale della Majella, un altro dei gioielli naturalistici della regione, e infine nel Parco Nazionale d'Abruzzo, la seconda area protetta più antica della penisola, dove si toccano alcuni dei luoghi più noti del grande parco. Si chiude qui il tratto Abruzzese.
Si continua per il tratto Laziale. La prima parte del ramo laziale del Sentiero Italia CAI si svolge nei luoghi devastati dal terremoto del 2016 e attraversa la cittadina di Amatrice dove, tre anni dopo il sisma che ne ha distrutto gran parte dellabitato, sono stati da poco terminati i lavori per la costruzione della Casa della Montagna. L'edificio, voluto e realizzato dal Club Alpino Italiano e dall'ANPAS, è stato completato in meno di dieci mesi (la posa della prima pietra è awenuta l'11 dicembre 2018). Le tappe successive del percorso toccano Torrita e Cittareale. Più oltre, il tratto del percorso tra la storica cittadina di Leonessa e Antrodoco permette all'escursionista di fare la conoscenza con il Terminillo, la montagna più nota della regione. Il sentiero s'inoltra quindi nei Monti del Cicolano e nei Monti Carseolani. Da ultimo, affronta i Monti Simbruini e gli Ernici, i rilievi montuosi che per una cinquantina di chilometri segnano il confine tra il Lazio e l'Abruzzo e che, a dispetto della quota mai eccessivamente elevata, conservano inaspettati angoli di natura intatta. Interessante, al termine della diciassettesima tappa, l'arrivo alla Certosa di Trisulti, il monumento nazionale che è stato al centro di recenti fatti di cronaca. Il SI CAI laziale termina ad Alvito, in provincia di Frosinone.
Foto: "IL PADRE DI TUTTI I PARCHI", Autunno nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
by Maurizio Biancarelli - L’Altro Versante